UniTe ha di recente concluso e convalidato il progetto, per cui si potrà accedere alle risorse Fsc 21-27: “Spero questo avvenga entro le prossime elezioni regionali”
TERAMO – Torna a parlare dell’ex manicomio Paolo Gatti, candidato alla Regione con Fratelli d’italia, per “confidare che si potrà procedere per assicurare le risorse necessarie” al progetto dell’ex manicomio di Porta Melatina, forse prima ancora delle elezioni regionali fissate al 10 marzo e chiudere così un percorso di recupero dei fondi (ben 218 milioni di euro) che furono attribuiti attraverso il Masterplan ma che poi finirono nell’emergenza Covid 19 del 2020, perchè il progetto di ristrutturazione faceva parte di quelli nella lista delle opere non avviate.
A questo proposito Gatti elogia l’attività messa in campo in particolare dal “Dipartimento della Presidenza che ha trovato la convergenza ideale tra il superamento dell’altissimo rischio di definanziamento degli interventi maglia nera e l’individuazione di risorse da utilizzare per fronteggiare l’emergenza derivata dal Covid”. Su questo percorso e nell’ambito del Decreto Rilancio è stato infatti definito l’Accordo ‘Provenzano’, dal nome dell’allora Ministro del Pd, per 218 milioni di euro reperiti nell’ambito del Patto per il Sud 2014-2020 (tra gli interventi oggetto di attenzione del Governo), per garantire l’attivazione di azioni emergenziali e, al contempo, per evitare il taglio di tali significative risorse che risultavano associate a interventi – in
quel momento – privi di un livello di avanzamento attuativo idoneo a scongiurare gravi rischi di perdite finanziarie per il territorio”.
Gatti ricorda che “l’Università di Teramo ha recentemente comunicato di aver concluso la progettazione dell’intervento e di aver proceduto alla validazione dello stesso, condizione che ha permesso alla Regione di candidare lo stesso nella piattaforma Invitalia ai fini dell’avvio del negoziato con il Governo per l’attribuzione delle risorse FSC 21-27“.
Secondo il candidato alla Regione, “fu impegno della regione Abruzzo, che oggi lo conferma, e pure dell’allora ministro Provenzano, di recuperare le risorse necessarie. Al momento, essendo conclusa la fase di progettazione e la relativa validazione, si potrà procedere per assicurare le risorse necessarie a questo importante intervento, che certamente contribuirà a risollevare il centro storico della città di Teramo dalla surreale condizione in cui è piombato negli ultimi anni”.